Piedimonte Matese: Santuario Santa Maria Occorrevole
Gli Alcantarini giunsero a Piedimonte nel 1674, come custodi del Santuario di Santa Maria Occorrevole sul monte Muto. Del gruppo faceva parte anche San Giovan Giuseppe della Croce, allora giovane chierico. I religiosi eressero, accanto al monumentale complesso monastico preesistente il convento a sinistra della chiesa, perché essendo il primo in Italia, vi risplendesse la povertà e lo spirito di San Pietro d’Alcantara.
Fu luogo di noviziato degli Alcantarini e dell’ex provincia di San Giovan Giuseppe della Croce; attualmente è ancora sede di noviziato delle province del Sud Italia dei Frati Minori.
Il 28 agosto del 1859 Padre Berardo vestì l’abito, assumendo il nome di Fra Berardo del Cuore di Gesù e dopo un anno vi fece la professione religiosa.
Non molto distante dal Santuario, nel fitto bosco del Monte Muto, vi è la Solitudine, un eremo dedicato a Santa Maria degli Angeli, ove tante anime, assetate di ascesi e di perfezione, si santificarono nella stretta osservanza della regola francescana e della spiritualità alcantarina. All’ingresso del viale di accesso è posta un’iscrizione attribuita alla duchessa Aurora Sanseverino richiama al silenzio e alla meditazione: “O beata solitudo, o sola beatitudo! Taciturni romiti, o passeggiero, vivon lieti in quest’eremo beato, che non senza profetico mistero ne’ tempi antichi il muto era appellato. Qui si conversa in ciel, qui in spirito vero da muti e morti al mondo è Iddio lodato, qui parla il Verbo al cuore: entri chi tace, perché il solo silentio e qui loquace”.
L’eremo fu costruito con estrema povertà e gli stessi frati assistettero gli operai portando il materiale sulle spalle; qualcuno s’improvvisò perfino muratore, come San Giovan Giuseppe della Croce. Questi diede poi alla piccola comunità gli statuti, improntati alla vita di preghiera, al silenzio, e alla penitenza. Tra i frati santi che nel corso dei secoli vissero qui vanno ricordati Padre Martino della Croce, il Venerabile Fra Francesco di Sant’Antonio, il Venerabile Padre Luigi del Crocifisso, il Beato Modestino di Gesù e Maria. Ultimo in ordine cronologico è Padre Berardo Atonna che illustrò con le sue virtù l’ultimo scorcio di storia della provincia alcantarina di Napoli. Padre Berardo venne eletto guardiano di questa casa religiosa il 5 maggio 1885. Poi, nel 1895, venne eletto maestro dei novizi. Nella pianura alifana Padre Berardo cominciò un’intensa attività missionaria: la sua presenza è attestata a Dragoni, Gallo del Matese, Pastorano, Prata Sannita, Alvignano, Faicchio, San Potito Sannitico, Sant’Angelo d’Alife, Pietramelara, Amorosi, Frasso Telesino. Inoltre fu attivo collaboratore dei vescovi di Alife, Girolamo Volpe (1880-1885) e Antonio Scotti (1885-1898).